l cinque di vino è una “mensura pro taberna” esistente dal XIV secolo, verificata e bollata da magistrati comunali per certificare la capienza dichiarata dal recipiente. La capienza legale della bottiglia è specificata e certificata dal bollo vitreo, dal piombino comunale e dall’incisione nella parte superiore del colletto che delimita la quantià versata. Questa regola fu necessaria per evitare frodi commesse dagli osti in accordo con vetrai compiacenti, i quali producevano bottiglie nominalmente in misura, ma realmente di dimensioni inferiori.
Questo tipo di misurazione è rimasto in uso, nella vendita al minuto di vino sfuso, fino la prima metà del ‘900.
Il Cinque di Vino prende il nome da questa misura perché crediamo nella convivialità, nel tempo passato insieme e nella piena soddisfazione delle papille gustative che erano i valori fondanti delle osterie di un tempo.